Erano passate da pochi minuti le 20e30 di giovedì 7, quando al 113 della Questura di Ancona iniziavano a giungere diverse segnalazioni di grida provenienti da un’abitazione di Via Cingoli.

Immediato l’intervento delle Volanti le quali, unitamente ad alcuni contingenti del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e Cinofili, stavano svolgendo mirati servizi di controllo del territorio con particolare attenzione ai quartieri Piano S.Lazzaro, Archi e Posatora.
 


Gli Agenti, diretti dal V.Q.A. Dott.ssa Cinzia Nicolini, hanno subito individuato un filippino, B.A. di 54 anni, regolarmente residente ad Ancona, che si aggirava nelle immediate vicinanze dell’abitazione in evidente stato confusionale.

L’uomo, che non ha opposto alcuna resistenza, è stato subito perquisito dai poliziotti i quali hanno rinvenuto nelle tasche dei suoi pantaloni due grossi coltelli da cucina sporchi di sangue. Il sangue si è poi scoperto essere di un trentaduenne di nazionalità irachena, anch’esso regolarmente residente ad Ancona, cognato dello stesso filippino.

Soccorso dal 118 e trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale Umberto I° di Ancona, l’uomo è stato refertato per ferite lacero contuse guaribili in 25 giorni.

Nell’occasione gli Agenti hanno appurato che il filippino aveva improvvisamente, e senza alcun motivo apparente, cercato di accoltellare, senza tuttavia riuscirci, la propria sorelladifesa poi dal marito iracheno che, durante la colluttazione era stato più volte colpito all’addome ed al torace.

Nonostante fosse stato ferito, l’iracheno è riuscito comunque ad allontanare il cognato dall’abitazione barricandosi in casa.

Ancora una volta l’immediato intervento della Polizia ha permesso di arrestare ed assicurare alla giustizia l’autore di un grave reato. Il filippino è stato associato presso il Carcere di Montacuto a disposizione dell’A.G.

di Giovanni Romagnoli