Orrore in una gelateria di Ancona, marocchino tenta di uccidere la moglie davanti al figlio e all’assistente sociale

Lei voleva lasciarlo. E per questo lui l’ha aggredita ferendola con un forcone da spiedo. Se lo era portato dietro da casa e giunto in gelateria dove si trovava la donna, sua connazionale di 32 anni con il figlioletto di 5 e l’assistente sociale, ha sferrato alla moglie 8 colpi al torace e all’addome. Ora la donna marocchina, W. Z. si trova in prognosi riservata dopo un delicato intervento chirurgico, anche se le condizioni per ora sono stabili.



Brutta vicenda quella accaduta al negozio Gelato Più di via XXV Aprile ad Ancona nel tardo pomeriggio – le 18 circa – di martedì 4 ottobre. Dopo un mese dall’annuncio della separazione, l’uomo, un operaio marocchino di 35 anni, M. G., non ha retto all’ultimo ennesimo rifiuto di tornare insieme.
L’ha aggredita in gelateria con un forcone da spiedo preso in una pizzeria lì nei pressi e, una volta a terra, l’ha colpita con calci e pugni come accecato.
E poi ha aiutato i soccorritori e si è lasciato ammanettare come resosi conto di quanto aveva fatto.
Una scena da film horror che i presenti non sono riusciti ad evitare.

Ora la donna è si trova all’ospedale in prognosi riservata ma le sue condizioni sembrano stabili. Lui in carcere per tentato omicidio. Forse gli verrà contestata la premeditazione.

La motivazione che l’uomo ha rilasciato alla polizia che l’ha arrestato, è stata di non voler perdere la donna perchè l’amava. “La amo ancora” sono le parole che ha ribadito nell’interrogatorio di mercoledì 5 ottobre tenutosi in Questura, in cui peraltro, l’uomo ha confessato tutto anche se dice di ricordare poco o nulla dei particolari.

di Carlo Leone