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Delocalizzare gli uffici pubblici provinciali e regionali per renderli più fruibili

Delocalizzare gli uffici pubblici provinciali e regionali per renderli più fruibili, questo il pensiero di Marco Gnocchini, capogruppo Forza Italia, così come si legge nel comunicato.

A questo fine Gnocchini si oppone contro il Patto Sturani-Casagrande, il quale viene definito come "scellerato". Ecco il comunicato pubblicato da Gnocchini nel quale il capogruppo attacca il nuovo progetto: <Sturani e la Casagrande riducono i problemi della salute e della qualità della vita degli anconetani ad un questione meramente patrimoniale. È intollerante il modo in cui certi rappresentanti istituzionali si occupano della gestione del territorio. Più attenti agli equilibri interni al loro partito che alle reali esigenze dei cittadini, il sindaco di Ancona e il presidente della Provincia decidono le sorti di importanti immobili che ricadono nel territorio del capoluogo dorico, senza curarsi delle ricadute in termini di traffico e di inquinamento che tali scelte avranno. Non rappresenta un comportamento istituzionalmente corretto quello di chi cerca di trarre il massimo profitto dalla riutilizzazione del’ex Savoia e degli altri istituti di proprietà dell’Ente provinciale senza far minimamente riferimento ad una programmazione globale in termini urbanistici e soprattutto rispettosa del territorio e dell’ambiente. Forza Italia da sempre ritiene indispensabile che il centro di Ancona debba essere liberato da quelle strutture burocratiche e terziarie che rappresentano dei micidiali attrattori di traffico e di smog e che costituiscono un’ulteriore penalizzazione al commercio cittadino. Per questo chiediamo la delocalizazzione di tutti gli uffici pubblici a valenza provinciale e regionale fuori dal perimetro del centro città in una area facilmente raggiungibile da tutti e dove non ci siano quei problemi di viabilità e di parcheggio che sussistono invece in certi quartieri storici di Ancona. Al contrario, la filosofia sin qui seguita da Sturani e dalla sua giunta comunale è stata quella di lasciare al loro posto tutti gli attrattori di traffico portando invece fuori le strutture socio – sanitarie, dal pronto soccorso all’ospedale civile, al cardiologico e – in futuro – anche il Salesi e l’INRCA . Ancora una volta, dunque, il sindaco non si avvale delle prerogative che gli competono per legge sulla gestione del territorio in riferimento alle questioni della salute dei cittadini e lascia che altri Enti – con logiche discutibili – decidano delle sorti urbanistiche del capoluogo di regione.>

A. Fabietti

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Domenica 2 novembre, 2008 
alle ore 20:47
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