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Finanziamento personale: scegliere il migliore nel 2020

I requisiti per richiedere i prestiti personali. Fare attenzione al TAN e al TAEG

Investimenti, finanziamenti, denaro, rendite

I prestiti personali si possono definire prestiti non finalizzati. Infatti, a differenza degli altri tipi di finanziamento, per ottenerli non occorre fornire una specifica motivazione.

La richiesta del cliente che si può rivolgere per esempio a società come Agos e Findomestic o a banche come BNL o Unicredit non è vincolata all’acquisto di un bene. Possono essere richiesti da tutti per l’acquisto di un’auto, per fare una vacanza, per poter avere i soldi a sostegno della salute o anche per disporre di una maggiore liquidità. Vediamo come funzionano i prestiti personali e quali sono i criteri da poter tenere in considerazione per scegliere il migliore nel 2020.

I requisiti per richiedere i prestiti personali
Puoi approfondire l’argomento su Prestitimag. In questo modo potrai scoprire quindi quali sono i requisiti fondamentali per richiedere questi finanziamenti. A differenza di quanto avviene con gli altri tipi di prestito, come per esempio la cessione del quinto, per i finanziamenti personali non è possibile rintracciare dei requisiti standard.

Infatti ogni istituto finanziario può stabilire delle regole specifiche. Per esempio alcune società puntano sull’età massima e l’età minima per richiedere il prestito, stabilendo che il soggetto deve avere un minimo di 18 anni fino ad un massimo di 70 anni di età.

Oppure altri istituti finanziari vogliono accertarsi della dichiarazione dei redditi del soggetto richiedente. Di solito con i prestiti personali si possono richiedere fino ad un massimo di 30.000 euro e ci sono anche degli istituti finanziari o bancari che operano direttamente online.

Quindi al richiedente basta compilare un format su internet inserendo i dati personali e reddituali, anche per ottenere un preventivo in base alla somma che desidera.

Soltanto dopo che l’istituto ha fatto dei controlli sulla solvibilità del cliente, se è intenzionato a concludere l’affare, il richiedente dovrà fornire la documentazione necessaria per ottenere piuttosto velocemente, nel giro di qualche giorno, l’erogazione della somma.

Fare attenzione al TAN e al TAEG
Ma cerchiamo di rispondere alla nostra domanda iniziale, ovvero come fare a scegliere la soluzione migliore di prestito personale per il 2020. In questo senso potrebbe essere molto importante fare attenzione nei confronti del TAN e del TAEG e poi considerare con una certa puntualità l’importo del finanziamento, il piano di ammortamento, il numero delle rate, il loro importo e la scadenza.

In generale si dovrebbe sempre fare attenzione a tutte le spese accessorie che la richiesta di un prestito personale potrebbe comportare, come per esempio le spese di apertura della pratica. E poi, come abbiamo precisato, stare attenti al TAN e al TAEG.

Il primo è la sigla che indica il tasso annuo nominale ed è molto utile per capire a quanto ammonta l’importo di ogni rata.

Con il termine TAEG invece si indica il tasso annuo effettivo globale. Esso comprende anche le spese accessorie, come quelle relative all’apertura della pratica e le spese assicurative.

Sono possibili prestiti personali senza busta paga?
Non dobbiamo dimenticare che stiamo vivendo un periodo di crisi economica, quindi molte famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese. Per questo molti nostri connazionali sono alla ricerca di prestiti personali, anche per aiutarsi a far fronte alle spese della vita quotidiana.

Il problema è che spesso si ha la necessità di richiedere un prestito senza possedere una busta paga, perché si lavora saltuariamente o perché si ha un lavoro precario e quindi non si ha un reddito dimostrabile.

In questi casi ci sono delle forme di prestiti personali che possono essere utili. Per esempio possiamo ricordare a questo proposito i prestiti cambializzati senza busta paga oppure i prestiti personali per cattivi pagatori, quelle persone che hanno avuto problemi nella restituzione di somme di altri prestiti, che hanno subito protesti o che sono state segnalate nella banca dati che di solito le banche consultano prima di concedere un finanziamento.

Inoltre c’è la possibilità di affidarsi alla presenza di un garante. Quest’ultimo è un familiare o un amico che si assume la responsabilità di intervenire nella restituzione della somma concessa in prestito dall’istituto finanziario, nel momento in cui il richiedente si trovasse in difficoltà nel pagamento delle rate o nella restituzione della somma totale che è stata a lui concessa.

La presenza del garante può essere decisiva per convincere la banca a concedere un prestito, pur in mancanza di una regolare busta paga.

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