Se API non mantiene i livelli occupazionali attuali, come si era impegnata a fare, la Regione non potrà permettere la realizzazione del rigassificatore: questo è ciò che chiederemo con una mozione che presenteremo in Consiglio Regionale durante la seduta di martedì prossimo che prevede, all’ordine del giorno, le comunicazioni del Presidente Spacca sulla vicenda API.



L’Italia dei Valori, a lungo perplessa, si era espressa favorevolmente alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione API solo dopo il riconoscimento, da parte della Giunta, di specifiche pregiudiziali da inserire nell’ accordo di programma tra Regione Marche e Api. In primis, pregiudiziale che acquista particolare valore oggi, il mantenimento degli attuali posti di lavoro, 400 diretti e 1.500 indiretti, legati all’ attività di raffinazione, per almeno dieci anni con forti investimenti anche nel campo della sicurezza e delle energie rinnovabili.

Il panorama che si prospetta è in realtà totalmente diverso: l’API ha posto in cassa integrazione i lavoratori ed ha cessato l’ attività di raffinazione almeno fino al 2014. Il timore è che il disegno sia quello di interrompere l’attività produttiva e trasformare il sito in un deposito commerciale: attività che vedrebbe l’impiego massimo di un centinaio di dipendenti e nessuna proposta alternativa per il mantenimento dell’attuale livello di occupazione così come prevedeva l’ accordo di programma che API si era impegnata a rispettare.

L’API ha ottenuto tantissimo dal nostro territorio: non è possibile concedere ulteriori deroghe al rispetto della popolazione, del lavoro e, soprattutto delle Istituzioni che hanno assunto una decisione difficile alla fine di un percorso complesso e di grande senso di responsabilità ed oggi si sentono tradite.

da Paola Giorgi
vice Presidente Assemblea Legislativa Marche
consigliere regionale IDV