Biogas, Giorgi a Ricci: “Coesione non significa cervelli all’ammasso”
Coscienza, conoscenza, diritto…un mantra per me, martedì in aula nella brutta pagina della nostra maggioranza regionale sul biogas. La vicenda non era ne’ programmatica né dirimente per la maggioranza. Respingiamo come Idv le parole di Ricci.
Il sacrificio del gruppo Pd non è stato un atto di eroismo. Lealtà (e noi siamo leali con questa maggioranza, fin troppo) non significa portare il cervello all’ammasso. Se gli appelli sono sbagliati non vanno ascoltati. Le decisioni non possono essere prese sempre unilateralmente. Anche Idv ha diritto di essere ascoltata, a volte. Ho sempre tenuto una posizione dura e critica in merito alla vicenda delle autorizzazioni degli impianti a biogas e biomasse nella nostra Regione.
In assenza di una seria programmazione regionale in materia, basata sullo sviluppo sostenibile delle fonti alternative, con precise indicazioni per quanto concerne le biomasse che dovrebbero essere appannaggio esclusivo del mondo agricoli con piccole centrali, tali anche da fare cogenerazione, alimentate con scarti di produzione agricola, reflui di allevamenti di prossimità. Filiera corta, ottimizzazione del ciclo produttivo. Nulla di tutto questo è contemplato nella opaca vicenda biomasse riservata alla speculazione. E anzi, il tutto è aggravato da un’impugnativa del Governo dinanzi alla Corte sulla nostra Legge Regionale 3/ 2012 (la legge sul VIA) che, di fatto, ha regolamentato le autorizzazioni concesse. Non sono bastate le tante proteste dei cittadini, dei Sindaci dove le centrali sono state autorizzate, i numerosi ricorsi pendenti al TAR sulle autorizzazioni già concesse.
No, la ragione…quale ragione? (…) ha prevalso e i novelli Don Abbondio seduti sugli scranni regionali hanno deciso che forse era più conveniente stare allineati e coperti. L’Idv aveva un preciso mandato, una precisa linea politica, indicata dal segretario regionale Favia e dallo stesso Presidente Di Pietro che si è fatto portavoce della problematica tutta marchigiana presentando ben due interrogazioni in Parlamento e quel mandato io ho rispettato fino in fondo, credendoci pienamente, argomentandolo in ogni intervento. Ho chiesto martedì in aula nel mio ultimo intervento un chiarimento in maggioranza perchè la vicenda è stata trattata in maniera “opaca“, ma chiedo anche un confronto interno al partito. Schiena dritta. Chi non ne ha il coraggio ne tragga le conseguenze invece di danneggiare il partito e sfruttarlo parassitariamente.
da Paola Giorgi
consigliere regionale
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