Massaccesi replica a Spacca: “Jesi attende il completamento dell’ospedale Urbani”
Se è vero che la demagogia più cieca spesso tira brutti scherzi – come dice il Governatore delle Marche – anche la cattiva memoria circa le proprie azioni, o del caso omissioni, solo a favore di certi territori altrettanto spesso tira gli stessi brutti scherzi.
Liberi da sentimenti personali o da preconcetti, e su questi, almeno da parte di chi scrive, si può dare garanzie, ci si permette di ricordare al Governatore, al di là di comunicati diffusi “urbi et orbi”, e delle letture più o meno approfondite da lui sottolineate, ed a tacere degli altri territori dimenticati o trascurati (ma lasciamo a loro le legittime arrabbiature), che da anni Jesi sta aspettando dalla Regione, svanita la possibilità della direzione dell’Area Vasta 2, dirottata a Fabriano, di un centro stampa, collocato a Fabriano, di investimenti immobiliari, individuati a Fabriano, e di un potenziamento dei reparti ospedalieri, privilegiati quelli di Fabriano, di veder completato almeno l’(ex) ospedale modello C. Urbani, le cui sale operatorie tra l’altro – e non è uno scherzo – saranno rese possibili solo grazie ad un privato, un terzo, e le cui altre e ben più gravi criticità sono sicuramente note al Governatore, di cui non possiamo immaginare la disattenzione.
Peraltro, devo fare ammenda nei suoi confronti: una attenzione, il Governatore, l’ha almeno attribuita a Jesi quando, con il concorso di altri, ben noti a Jesi, e per fortuna allontanati da dirette responsabilità politiche e/o amministrative, tentava in qualche modo di permettere la realizzazione di una centrale a biomasse, con un progetto impresentabile, e con la consapevolezza che sarebbe stata fatta in una zona caratterizzata da ben altre ed ulteriori criticità ambientali, essendo, la nostra, zona AERCA. Questo per amore di verità e per memoria – salvo errori, di cui ci si scuserebbe, non abbiamo mai sentito il Governatore intervenire su questi temi o dare specifiche garanzie – . Sull’accordo di programma (previsto a sostegno degli interventi di rilancio e reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi dell’ex Antonio Merloni – di Fabriano –, interessante alcune migliaia di lavoratori e un indotto di 12.000 piccole imprese, e con possibile beneficio dei previsti interventi per 56 Comuni nelle Marche, prevalentemente del fabrianese, dello jesino, dell’entroterra pesarese e maceratese) ci si riserva invece ogni giudizio: se l’operato del Governatore risulterà positivo lo si dirà, senza ipocrisie, altrimenti si segnaleranno le criticità, senza pregiudizi, che sarebbero assolutamente stupidi, ma con linearità.
da Daniele Massaccesi
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