Rifondazione Comunista non andrà col PD alle prossime elezioni a Montemarciano
Rammarico dell’assessore Como, che spera in un ripensamento
Una questione di serietà e coerenza. Il partito di Rifondazione Comunista ha scelto di non presentarsi in coalizione col Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative del Comune di Montemarciano. Con la campagna elettorale al via, la base del partito si è chiaramente espressa: nonostante i buoni rapporti che intercorrono con l’attuale amministrazione, non ci sarà la possibilità di un eventuale secondo mandato insieme.
Nonostante un maggior dialogo a livello locale con l’area civatiana del PD, Rifondazione Comunista trova contraddittorio aiutare un partito che vuole cancellare gli schieramenti politici più piccoli, che lavora alla soppressione della pluralità e del confronto a sinistra, che dice di rappresentare l’elettorato della sinistra e poi si accorda con la destra e con Berlusconi, che addita i partiti di minoranza come ricattatori mentre chiede loro di omologarsi alla maggioranza o sparire per sempre.
Per questa serie di motivi, PRC continuerà il proprio operato fino alla scadenza del mandato del Sindaco: dopodiché, cesserà ogni tipo di collaborazione col Partito Democratico.
Una presa di decisone netta, appresa con rammarico dall’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Montemarciano, Luigi Como, che pur comprendendo e condividendo tutte le riserve in merito alla politica espressa a livello nazionale dal PD, ritiene però che a livello locale la collaborazione tra tutte le forze progressiste che si sono ritrovate a fianco del Sindaco Liana Serrani abbia dati buoni risultati e confida in un ripensamento da parte del suo partito.
da Redazione
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