Mercoledì 3 aprile, nel tardo pomeriggio, gli agenti della Guardia di Finanza e gli uomini delle Agenzie delle dogane hanno rinvenuto all’interno di una Kia proveniente dalla Grecia, appena sbarcata al porto di Ancona, 125 panetti di marijuana per un totale di 43 chili di sostanza stupefacente.



A guidare la macchina e a gestire il traffico internazionale della droga una donna albanese che per non destare sospetti e attenzioni aveva a bordo con sé la figlia di poco più di dieci anni e la zia anziana. Pur simulando una normale situazione familiare non è riuscita a superare i controlli e le domande degli agenti a causa della vaghezza e dell’indecisione nelle risposte,dei pochi bagagli e dei numerosi cellulari presenti nella vettura.

L’auto era completamente imbottita in ogni cavità dell’abitacolo di panetti di marijuana perfettamente confezionati ed elaborati per ogni fessura dell’automobile.La madre è finita in carcere a Pesaro con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti,l’anziana donna è stata considerata estranea ai fatti mentre la bambina è stata affidata ai servizi sociali del comune di Ancona, in attesa che il padre giunga in Italia per riprenderla.

Episodi di tale genere si sono già verificati, come nel caso di due settimane prima quando un uomo viaggiava nella sua auto con 7 chili e mezzo di eroina nascosti nei due telai della vettura ed una donna anziana per non destare controlli e sospetti.

di Giulia Schiaroli