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Fabriano, non convalidato il fermo dell’accusata di omicidio

Non c'è pericolo di fuga per Consuelo Galea, ritenuta responsabile dell'assassinio della madre

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La casa a Fabriano in via Broganelli dove si è consumato l'omicidio di Maria Bruna Brutti

E’ ancora in custodia cautelare presso il reparto psichiatrico dell’ospedale di Senigallia la donna accusata dell’omicidio della madre, a Fabriano. Consuelo Galea, da tempo sottoposta a cure psichiatriche, è ritenuta l’assassina che ha compiuto il massacro sul corpo della madre 76enne, Maria Bruna Brutti, avvenuto a colpi di un’arma giocattolo, un fucile per il soft-air.

Ma per il gip di Ancona, Carlo Cimini, che non ha convalidato il fermo della donna indiziata, non sussiste il pericolo di fuga della stessa. La 42enne, che viveva a Fabriano da una decina di giorni, era stata sfrattata per morosità da Bologna dove viveva con il figlio e con diversi gatti e sottoposta a un TSO, il trattamento sanitario obbligatorio.

Dopo il ricovero sempre a Bologna, la donna era stata dimessa e trasferita a Fabriano, circa due settimane fa: da lì in poi tra lei e la madre, Maria Bruna Brutti, c’erano state diverse e aspre liti, l’ultima delle quali finita in tragedia. Consuelo Galea ha affermato di non aver ucciso la madre e di non ricordare nulla.

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