Caccia illegale tra Osimo e Loreto: denunce e sanzioni
Ad Arcevia, bracconieri sparano a rarissimo esemplare di falco pescatore

Alle prime luci dell’alba di domenica 19 ottobre, le Guardie Venatorie del WWF e della Legambiente hanno iniziato le loro attività di repressione del bracconaggio e della caccia illegale nei Comuni di Osimo e Loreto.
Il primo controllo ha subito dato i suoi frutti: il cacciatore controllato nascondeva nella tasca della propria giacca un richiamo elettromagnetico vietato, utilizzato per richiamare in maniera subdola e vigliacca la fauna selvatica che proprio in questi giorni sta attraversando il nostro paese per raggiungere il luogo di svernamento.
Oltre alla detenzione del richiamo elettromagnetico il cacciatore abbandonava a terra i bossoli delle cartucce utilizzate per abbattere due merli ed esercitava la caccia a meno di 40 metri da un’abitazione. Sono stati immediatamente elevati i verbali di accertamento ed è stata contattata la Polizia Provinciale, che arrivata sul posto ha sequestrato il fucile, le cartucce, il richiamo vietato e la fauna abbattuta. Il cacciatore è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e rischia ora un’ammenda fino a 1.500 euro.
Successivamente le guardie sono state attirate da un intenso fuoco di sbarramento indirizzato verso la fauna in migrazione proveniente da un appostamento fisso di caccia. A seguito di un accurato controllo, tutti e quattro gli occupanti dell’appostamento sono stati sanzionati per aver esercitato la caccia in maniera difforme alle norme vigenti.
Da sottolineare che già precedentemente la Guardie Venatorie Volontarie avevano rinvenuto in alcune zone di caccia altri richiami elettromagnetici vietati, sequestrandoli ed impedendo così l’uccisione illegale di esemplari di fauna selvatica protetta.
Nelle stesse ore in cui veniva denunciato il cacciatore altri bracconieri senza scrupoli abbattevano un rarissimo esemplare di falco pescatore in zona di Arcevia. Il povero rapace, per fortuna ritrovato ancora in vita, veniva consegnato alla clinica veterinaria Sant’Anna di Fabriano dall’ENPA e poi ricoverato in degenza presso una specifica struttura del WWF Marche, specializzata nel recupero di rapaci rari e minacciati d’estinzione. I volontari sperano di poterlo salvare, dopo il delicato intervento chirurgico all’ala a cui è stato sottoposto l’animale. Le radiografie hanno dimostrato la presenza di numerosi pallini da caccia in tutto il corpo, segno di un deliberato gesto vandalico nei confronti di una specie super-protetta e ormai rarissima in Italia.
CAMPAGNA ‘STOP AI CRIMINI DI NATURA’: IL WWF CHIEDE IL SOSTEGNO DI TUTTI
L’invito è quello di AIUTARE le centinaia di ranger, guardie e volontari del WWF, attivi in Italia e nel mondo, per dotarle di attrezzature tecnologiche, medicine, fuoristrada, gps, camera-traps, binocoli, radiotrasmittenti e altri equipaggiamenti indispensabili a monitorare il territorio per sorprendere bracconieri e trafficanti.
Sul sito www.wwf/criminidinatura.it chiunque può INFORMARSI sul fenomeno e SOSTENERE la campagna del WWF con una donazione libera; DIFFONDERE a sua volta le informazioni e SOTTOSCRIVERE la PETIZIONE “Sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche”.
Per sostenere la campagna è attivo anche il NUMERO VERDE 800.990099.
da WWF Marche
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