Geologi austriaci studiano la frana di Ancona
Con l’apporto di nuove tecnologie sperimentali analizzeranno i terreni in concomitanza al sistema di monitoraggio no-stop attuato dall’Amministrazione comunale
Il Servizio geologico austriacomonitorerà la frana di Ancona per circa due anni. L’Amministrazione comunale ha preso in esame, e ha pienamente accolto nei giorni scorsi, una richiesta in tal senso avanzata dal Dipartimento del Servizio di ricerca geologica e geofisica della Repubblica d’Austria per un rapporto di cooperazione nell’ambito del progetto europeo di ricerca “ Safeland “, relativo ad un sistema di controllo in continuo di potenziali di resistività nel corpo di frana nella fase di infiltrazione delle acque meteoriche.
Il Servizio austriaco si è dimostrato infatti particolarmente interessato a testare nell’area della frana anconetana alcune nuove tecnologie messe a punto dal servizio stesso per il monitoraggio automatico di frane e connessi sistemi di allerta per le popolazioni.
I partner d’oltralpe in sostanza sperimenteranno nel capoluogo marchigiano – dove i tecnici comunali hanno attuato da tempo un monitoraggio costante del movimento franoso – una apparecchiatura per il monitoraggio geo-elettrico in grado di registrare le variazioni nell’area in frana: variazioni che potranno fornire informazioni essenziali sul comportamento del terreno a rischio.
Il progetto è interamente finanziato dall’Unione Europea e dalla Austrian Science Foundation.
dal Comune di Ancona
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