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Collemarino, uccise a coltellate la figlia di 18 mesi: incapace di intendere e di volere

Per l’uomo si prospetta un futuro in un ospedale psichiatrico giudiziale

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Un commento
Luca Giustini

Era incapace di intendere e di volere: è questo il responso della perizia psichiatra a Luca Giustini, il ferroviere di 35 anni che il 17 agosto scorso uccise la figlia Alessia di 18 mesi mentre si trovava nella sua abitazione a Collemarino.

L’uomo, subito dopo l’efferato omicidio, aveva dichiarato di aver agito su indicazione di una ‘voce’ che sentiva dentro di sé.

L’esame è stato condotto dallo psichiatra Renato Ariatti che ha redatto una relazione di circa 300 pagine in cui si specifica che oltre ad essere è totalmente incapace di intendere e di volere, Giustini sarebbe anche socialmente pericoloso.

Ora il pubblico ministero Andrea Laurino formulerà l’avviso di chiusura indagini, poi spetterà al Gip formulare la decisione finale;  molto probabilmente si andrà verso un’archiviazione dell’indagine penale per vizio totale di mente e si procederà per l’applicazione di una misura di sicurezza in un ospedale psichiatrico giudiziale.

Commenti
Solo un commento
anfatti 2015-01-16 06:55:59
Socialmente pericoloso? Allora che venga rinchiuso in isolamento....
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