Morto Francesco Di Leo, si era dato fuoco davanti al Tribunale dei Minori di Ancona
Il 42enne, residente a Pesaro, è spirato nella mattinata di domenica 2 agosto presso l'ospedale di Torrette

Francesco Di Leo non ce l’ha fatta: l’uomo che nel pomeriggio di venerdì 31 luglio si era dato fuoco davanti all’ingresso del Tribunale dei Minori di Ancona è infatti deceduto nella mattinata di domenica 2 agosto, presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale regionale di Torrette.
Il 42enne non è riuscito a sopravvivere alle gravissime lesioni provocate dalle fiamme che lo hanno avvolto per alcuni, interminabili secondi: circa l’80% del suo corpo era infatti ricoperto di ustioni, in alcune parti persino di terzo grado.
Di Leo si sarebbe dovuto presentare assieme alla moglie, il 18 agosto prossimo, proprio nello stesso Tribunale, nel tentativo di ribaltare l’ordinanza che avrebbe destinato il loro unico figlio, un bambino di 8 anni, verso l’affidamento ad una struttura apposita.
Incapace di sopportare l’idea di essere separato dal bimbo, l’uomo era quindi partito in scooter da Pesaro, dove risiedeva, per recarsi nel capoluogo dorico e mettere in atto l’estremo gesto, andato in scena davanti agli occhi del vigilante di turno.
D’altronde, non si trattava del primo tentativo di suicidio del 42enne negli ultimi tempi: già lo scorso 26 giugno Di Leo aveva cercato di togliersi la vita assumendo un mix di farmaci potenzialmente letale, salvo poi essere tratto in salvo dai medici.
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