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Crisi Antonio Merloni: prime azioni di sostegno di Regioni e Provincie

Si sono incontrati ad Ancona nella sede regionale, su iniziativa dell’assessore a Formazione e Lavoro Ugo Ascoli, gli assessorati interessati alla crisi dell’azienda Antonio Merloni di Fabriano.

Erano presenti i responsabili degli assessorati delle Attività industriali e del Lavoro della Regione Umbria e dell’assessorato alla Formazione e Lavoro delle Province di Perugia, Macerata, Ancona con i rispettivi dirigenti di settore. “Lo scopo – ha detto Ascoli – è stato gettare le basi per un raccordo stretto e funzionale fra gli enti che lavorano per l’attivazione immediata di tutti gli strumenti di sostegno all’impresa in difficoltà, dai bandi di formazione e ricerca europei, al ricorso ai nuovi Fondi Feg, al sollecito dell’Accordo di Programma e all’impiego di tutte le risorse già disponibili dai Fondi dei POR FSE”. In particolare, il tavolo ristretto di lavoro formatosi oggi, in attesa della nomina del Commissario che il ministro dovrebbe fare a giorni, si occuperà di raccogliere e analizzare dati sulla ricaduta della crisi occupazionale sull’indotto della A. Merloni, sulle famiglie e sulla società in genere e quindi su un territorio che appare ben più vasto di quanto si credeva in precedenza, data l’importanza e la dimensione aziendale del gruppo.
Si pensa così di anticipare i tempi di studio di un piano industriale di riconversione e diversificazione della produzione, anzitutto procurandosi l’elenco dei fornitori e dei subfornitori dell’azienda, in modo da cominciare a quantificare le eventuali difficoltà dell’indotto. Poi, è stato dato mandato alla dirigenza dei servizi regionali alla Formazione di Marche e Umbria di studiare le modalità per avviare un’analisi delle caratteristiche imprenditoriali e produttive della filiera dell’elettrodomestico. Infine, sono stati attivati subito tutti i Centri per l’Impiego provinciali (CIOF) per studiare anche le competenze e le professionalità dei lavoratori dell’indotto coinvolti nella crisi, individuando alternative occupazionali e fabbisogni formativi come risposta in tempi brevi.
Sono state inoltre illustrate le modalità operative per l’erogazione degli interventi formativi a favore dei lavoratori interessati alla crisi, strumenti che consentiranno di poter intervenire in tempi strettissimi per dare le risposte adeguate alla situazione critica del territorio.
“Dobbiamo inoltre sostenere l’imprenditorialità e l’attrattività di un vasto territorio che non ha altre alternative economiche di sviluppo – ha concluso l’assessore Ascoli – Spero che, avviate tutte le pratiche con tempestività, mentre attendiamo gli aiuti governativi e gli ammortizzatori sociali, da parte nostra si possa arrivare alla definizione di un primo bando di formazione entro il mese di novembre”.

Fonte Regione Marche

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Mercoledì 15 ottobre, 2008 
alle ore 14:35
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