Emergenza neve, la situazione migliora ma permangono le criticità
“Il giorno della ripresa, strategico per procedere in maniera decisa all’apertura delle strade ancora ostruite, mentre il recupero della normalità richiederà ancora altre giornate“. Lo ha riferito il capo del dipartimento Sicurezza e Protezione Civile, Roberto Oreficini, nella riunione del Centro operativo regionale, convocata nel tardo pomeriggio, in video conferenza con le Sale operative integrate (Soi) provinciali.
L’emergenza ancora permane in diverse zone del pesarese e dell’anconetano, mentre nell’ascolano la situazione – è stato riferito – “è decisamente migliorata. Con fatica stiamo tornando alla normalità, con qualche problema nei centri storici per la loro peculiare conformazione urbanistica“. Sempre nell’ascolano rimane chiusa la strada di accesso a Foce di Montemonaco per il perdurante pericolo di slavine – come verificato dal Corpo Forestale dello Stato – dovute ai versanti montani ancora carichi di neve. Nel pesarese è stato invece riaperto il Valico di Bocca Trabaria.
Le previsioni meteo segnalano un miglioramento che consente di escludere precipitazione almeno fino a venerdì. Domani (mercoledì 15) è atteso un forte vento di Garbino (attorno ai 30-40 chilometri orari, con raffiche fino a 60-70 chilometri) che potrà ostacolare il lavoro di rimozione della neve dai tetti. Sempre per domani è atteso un rialzo termico di 5-6 gradi.
I Vigili del Fuoco sono stati impegnati nella rimozione di carichi di neve e messa in sicurezza delle strutture con tecniche di derivazione spelo alpinistiche, specie a Urbino. L’Enel segnala un generale rientro dei distacchi elettrici nella linea di media tensione, con un problema ancora aperto sul Monte Nerone (domani si tenterà il ripristino). Migliorano anche i collegamenti di bassa tensione, con criticità maggiori lungo la costa rispetto all’entroterra. L’Anas segnala una situazione della viabilità “in miglioramento generalizzato”.
E’ arrivato un aiuto anche dal volontariato e dall’associazionismo: i gruppi di protezione civile locale e di Senigallia, l’associazione dei Carabinieri, i 17 spalatori, i comitati delle frazioni che hanno coadiuvato il lavoro dell’Amministrazione comunale.
Inoltre meritano una menzione i terzisti e le ditte private che hanno messo a di-sposizione i propri mezzi e operatori e hanno affiancato il Comune nel duro lavoro quo-tidiano di sgombero neve. La loro attività ha un costo economico notevole per l’Ammi-nistrazione, ma purtroppo necessario per dare risposte ai nostri cittadini che, va detto, si sono comportati in modo encomiabile, con grande pazienza ed intelligenza.
Va infine detto che la Regione Marche tramite la protezione civile ha dato una grande mano per coordinare le forze in campo attraverso l’istituzione del Centro Opera-tivo Comunale e, allo stesso tempo, ha permesso l’arrivo di una turbina della Regione autonoma della Valle d’Aosta che ha sbloccato le situazioni più difficili.
Del resto, la provincia di Ancona ha liberato con tempestività tutta la viabilità provinciale che insiste nel territorio comunale.
Grazie a tutte queste sinergie siamo riusciti a rispondere degnamente all’emer-genza, ma ora abbiamo bisogno di essere sostenuti economicamente dal Governo e dalla Regione Marche perché il nostro Comune si troverà ad affrontare molte criticità nella gestione del post-neve, prima fra tutte gli interventi sulle strade comunali danneggiate.
da Regione Marche
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