Pescato non tracciato e sotto la taglia minima: sequestri e sanzioni in provincia
29 multe elevate; sequestrati 1135 kg di prodotti ittici; 9 denunce dalle Capitanerie di Porto
Si è da poco conclusa la quarta operazione regionale – denominata “praesidio maris” – svoltasi dal 5 al 9 ottobre, condotta dal personale delle capitanerie di porto marchigiane sotto il coordinamento della direzione marittima di Ancona. L’operazione ha avuto il fine di tutelare la risorsa ittica alla ripresa dell’attività di pesca dopo il periodo di fermo biologico.
L’operazione ha portato all’elevazione di 29 sanzioni amministrative, per un importo complessivo pari a circa 54.000 euro e al sequestro di: circa 320 Kg di prodotto privo dei documenti di rintracciabilità; 765 kg di vongole nonché 50 kg di naselli sotto la taglia minima per la commercializzazione; decine di attrezzi da pesca risultati irregolari.
Nove soggetti sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per il pescato sotto misura. Inoltre, a seguito delle violazioni accertate, sono stati assegnati 72 punti a comandanti di unità da pesca ed altrettanti punti sulle rispettive licenze da pesca.
Le attività di controllo proseguiranno al fine di verificare il rispetto delle norme in materia di tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto ittico nonché il corretto esercizio della pesca costiera.
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