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Le proposte del PD della provincia di Ancona nel settore dei rifiuti urbani

Partito DemocraticoSi è svolta ieri mattina (giovedì 29 luglio) presso la sede dei Democratici di Ancona una conferenza stampa per presentare le proposte del PD della provincia di Ancona nel settore dei rifiuti urbani. Presenti il Segretario provinciale Emanuele Lodolini, il responsabile provinciale Ambiente e Territorio Bruno Massi, il consigliere regionale Fabio Badiali, il consigliere provinciale Paolo Raffaeli e Marisa Abbondanzieri Presidente dell’A.A.T.O. 2.
 


Negli ultimi anni nella nostra Provincia si sono realizzati notevoli passi in avanti nella gestione dei rifiuti urbani ed assimilabili, grazie al piano provinciale all’iniziative della Regione e dei Comuni.

Tuttavia negli ultimi tempi oltre a completare i programmi previsti dalle leggi e dal Piano Provinciale, si pongono altri nodi ed obiettivi da raggiungere o per effetto di leggi ( 65% di differenziata nel 2013, residuo organico inferiore al 5% negli smaltimenti in discarica, trattamento anaerobico per l’organico con produzione di energia, applicazione della tariffa puntuale, gestione unitaria di bacino, ecc.); fra essi: la realizzazione della terza discarica, la costruzione dell’impianto per il trattamento delle raccolte differenziate e del secco residuo, l’unificazione dei due Bacini, la necessità di qualificare ed estendere a tutto il territorio provinciale la raccolta porta a porta. Impegni ed obiettivi oltre che raggiungibili convenienti all’ambiente, al contenimento dei costi per i cittadini utenti e all’occupazione.

Rilevato che è necessaria una maggiore certezza e durata nel tempo delle leggi nazionali, che la Regione deve aggiornare il prima possibile la sua legge alle nuove norme, è comunque possibile nella nostra Provincia fare dei passi avanti per una migliore gestione del servizio del ciclo dei rifiuti anche nella attuale situazione di incertezza normativa?  Noi pensiamo che non solo è possibile ma è necessario ed indichiamo alcune iniziative che  ci sembrano opportune da portare avanti con impegno da parte degli enti locali della nostra provincia e su cui deve essere impegnato il Partito Democratico coinvolgendo le strutture, i lavoratori ed in particolare i cittadini utenti.

Rilevato che è forse difficile sul piano formale unificare i Consorzi dei Bacini 1 e 2 come previsto nel piano provinciale del 2004 va comunque avviato un Tavolo comune operativo per unificare le azioni ed in particolare la decisione sulla localizzazione dell’impianto di trattamento del secco residuo e altri materiali da raccolta differenziata individuando il sito di realizzazione e razionalizzare, il più possibile, i sistemi di raccolta, non assumere personale se non indispensabile. Questo , e altro si potrebbe fare, in attesa della legge Regionale.

Continuare ad operare, come è stato fatto, per realizzare il prima possibile la terza discarica, adeguando alle necessità quelle esistenti per una autosufficienza pluriennale.

Estendere la raccolta dell’umido e del secco residuo, del porta a porta, in tutti gli edifici, migliorare la qualità dell’organico per contenere il costo del compostaggio,   misurare il conferimento del  secco residuale per applicare la tariffa puntuale e semplificare i trattamenti di recupero  sono obiettivi indispensabili di breve-medio termine.

Vista  l’indicazione anche del Ministero dell’Ambiente di realizzare impianti anaerobici per il trattamento dell’organico con recupero di energia, alla luce delle esperienze maturate in Italia, vi sono nella nostra provincia diversi impianti pubblici di depurazione dove sarebbe possibile ed utile sia tecnicamente che economicamente realizzare il trattamento anaerobico con l’integrazione tecnico- strutturale degli impianti. Questo suggerisce tre azioni: 1) unificare le competenze di governance del ciclo delle acque e dei rifiuti; 2) unificare le aziende pubbliche che operano nel settore dei rifiuti urbani nella Multiservizi, scelte che sarebbero nell’interesse generale e che non pregiudicherebbero future possibili sinergie; 3) verificare, comunque, fin da subito, con Multiservizi la possibilità di implementare gli impianti esistenti per il trattamento anaerobico dei rifiuti organici da raccolta differenziata.

Tali soluzioni consentirebbero di realizzare gli impianti in tempi contenuti, anche se per gradi, non svalorizzare le aziende pubbliche nel settore dei rifiuti per l’applicazione delle norme legislative entro il 2011.

Come in altri settori la qualità dei servizi  e dei sistemi di raccolta e trattamento dei rifiuti coincidono con il massimo recupero degli stesi nella filiera produttiva, con la qualità dell’ambiente e con il contenimento dei costi agli utenti e alle famiglie, condizione tanto più importante in questa situazione economica difficile.

dal PD Provincia di Ancona

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Venerdì 30 luglio, 2010 
alle ore 15:27
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