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Inquinamento alla Gola della Rossa, protesta ancora Italia Nostra

"Nonostante il parere negativo della Soprintendenza, l'attività estrattiva continua peggio di prima"

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l'inquinamento atmosferico determinato dalla attività estrattiva alla Gola della Rossa

Grandi lavori alla Gola della Rossa dove, nonostante il parere negativo della Soprintendenza al rinnovo della autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione Marche nel 2007, tutto prosegue come prima e più di prima. L’immagine scattata il 1 aprile illustra l’inquinamento atmosferico determinato dalla attività estrattiva alla Gola della Rossa.

“Evidentemente, non sono state seguite le regole per minimizzare le conseguenze ambientali di una attività che si svolge da anni in un’area tutelata, distruggendo il territorio ed il paesaggio vincolato – dichiara il direttivo regionale di Italia Nostra. Il grazie per tale situazione va doverosamente distribuito in parti uguali tra la Regione Marche, la Provincia di Ancona ed il Comune di Serra San Quirico”.

“Da raccontare la vicenda della autorizzazione paesaggistica del 2007 rilasciata dalla Regione Marche e, a nostro parere, soggetta a rinnovo dopo cinque anni: prima le aziende interessate, tramite la Regione Marche, avanzano alla Soprintendenza ai Beni Ambientali la richiesta di rinnovo di autorizzazione. Quando la Soprintendenza comunica il proprio parere negativo (dovuto anche al mancato invio della documentazione richiesta), la Regione Marche fa una giravolta e comunica che la autorizzazione non è più necessaria perché prorogata fino al 2017.
Quindi gli uffici della Regione Marche o si sono sbagliati ad inizio 2014 o si sono sbagliati adesso. E siamo sicuri che le cose stiano veramente così? Nel dubbio i cavatori accelerano la propria attività”.

“Anche questo gravissimo e continuato attacco al paesaggio è una delle pessime eredità della giunta regionale uscente, insieme al biogas, al parco eolico sui Monti Sibillini, al piano casa che prevede permessi di costruire all’interno dei parchi, alla rinuncia della approvazione e quindi alla decadenza della proposta di legge di iniziativa popolare sul territorio, firmata da quasi 9000 cittadini.
Quanto sopra per buona memoria al momento del voto”.

 

da Italia Nostra Marche

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