Sequestrate tre centrali biogas e un allevamento di bovini in provincia di Ancona
Otto le persone denunciate per inquinamento ambientale, traffico illecito di rifiuti e corruzione

Le indagini condotte dai Carabinieri Forestali hanno portato, nel corso della mattinata di giovedì 20 marzo, al sequestro di tre impianti per la produzione di biogas e di un allevamento di bovini, situati nel territorio provinciale di Ancona.
Secondo quanto accertato dai militari in collaborazione al personale dell’Arpam, quattro aziende avrebbero gestito illecitamente oltre 3.800 tonnellate di liquami di origine bovina nel giro di appena quattro mesi. Mediante alcune pompe a immersione, i rifiuti sarebbero poi stati riversati in alcuni affluenti del fiume Esino e nei terreni circostanti, provocando così pesantissime ripercussioni sulla qualità dell’acqua e sulla fauna ittica.
Oltre agli impianti, le forze dell’ordine hanno posto sotto sequestro anche un allevamento di bovini, presso il quale sono stati trovati 500 capi a fronte di un’autorizzazione che permetteva il possesso di 300 animali. Sono in corso ulteriori accertamenti sulle condizioni igienico-sanitarie della stalla, dove sarebbe stata rinvenuta una quantità di letame ben superiore rispetto ai limiti imposti dalla legge.
Oltre 40 i militari che giovedì mattina hanno partecipato alle perquisizioni effettuate nei siti in questione e nelle sedi delle quattro aziende coinvolte nelle indagini, tre delle quali situate nel Maceratese e una in provincia di Ancona. Perquisita nel Piceno anche la sede di un’altra società, di proprietà del consulente tecnico di uno degli impianti di biogas.
Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, è inoltre scattato il sequestro preventivo di 223.200 euro. Otto le persone (residenti nelle province di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Treviso e Roma) denunciate per i reati di traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale e corruzione. L’ultima accusa riguarda anche un funzionario della Regione Marche, al quale sarebbe stato promesso denaro in cambio del rilascio di un provvedimento in modo illegittimo.
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